Uno dei dieci
XXVIII Domenica t.o. - C
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Uno su dieci. Così è la proporzione della gratitudine? Probabilmente, sì. Gesù guarisce i malati di lebbra, senza aspettarsi nulla in cambio. Il cambiamento dovrebbe risiedere in che dopo aver avuto la pelle risanata, il cuore emettesse un sincero grazie. Però no. Solo uno, il peggiore visto dalla sua origine, fu colui che con grandi grida ringraziarono per la guarigione.
Ringraziare è molto importante. Un grazie come un urlo. Un ringraziamento ruggente. Non è un rituale imparato...
Dire grazie è molto importante. Quanto cambierebbe il mondo se guardassimo con cuore grato! Non ci sarebbero meno conflitti, risentimenti, aridità, distanze?
Chi vive con gratitudine, inondato da tutto quello che riceve, è un essere in cui canta la gioia.
Grazie, Signore! Grazie, con il piccolo striscione della nostra vita! Grazie!
traduzione dal blog di Kamiano
Temi: gratitudine, guarigione lebbrosi
11Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 15Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». 19E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Autore: Patxi Velasco Fano (home page)