Dio e Cesare
XXIX Domenica t.o. - A
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Alcune chiavi di lettura dell'immagine
A chi ti vendi? A chi ci vendiamo? A Dio? A "Cesare, denaro, comodità-piacere-egoismo" ...? Di chi è il nostro cuore? Dal Padre che circonda il mondo con l'amore del Figlio? O del peso di ciò che ci lega e non ci lascia essere noi stessi? Il Padre possiede capacità di sguardo più ampia e più accogliente che possiamo immaginare.
Chi vive pieno del “dio” denaro o di altri “dèi”, non può guardare, perché la sua avidità glielo impedisce. Il denaro impedisce uno sguardo generoso, al quale il banchetto dell'Eucaristia ci spinge continuamente.
Dobbiamo mantenere un equilibrio, ma l'amore e Gesù devono sempre essere al di sopra. Gesù è messo sulla corda, deve mantenere un equilibrio ma mette l'amore sopra. Questo deve anche essere la nostra posizione, il nostro posto nel mondo.
In questa Giornata Missionaria Mondiale, allarghiamo lo sguardo alla realtà che ci è offerta dalla testimonianza di tanti missionari in tutto il mondo. San Damiano missionario sull'isola di lebbrosi a Molokai, ci invita a dimenticare Cesare e ricondurci: "Mettiamoci nelle mani di Dio, come strumenti nelle mani dei lavoratori. Nella vita o nella morte, siamo sempre di Gesù ".
Incoraggiati dalla testimonianza e dall'intercessione dei santi missionari, dedichiamoci con passione a offrire con generosità i doni che abbiamo ricevuto.
traduzione dal blog di Kamiano
Temi: tributo a Cesare, moneta
In quel tempo, 15i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Autore: Patxi Velasco Fano (home page)